di Tullio Bugari, Arci Marche
I due circoli Arci di Senigallia danneggiati dall’alluvione del 3 maggio ci invitano a fare presto con la campagna di solidarietà e ci informano sulle loro attività in questo primo mese dopo il disastro. Entrambi hanno subito danni ingenti. A Borgo Bicchia la valanga d’acqua ha rovesciato il bancone bar, ribaltato frigoriferi, spostato il biliardo e abbattuto pareti in cartongesso. Devono sostituire il bancone, tutti i frigobar, la caldaia, riparare il climatizzatore, ricomperare un computer. Inoltre devono raschiare, stuccare e ripitturare l’intera sala ricreativa, far revisionare l’impianto elettrico e idraulico, compresi gli scarichi, e sostituire tutte le porte. I danni piu’ ingenti riguardano la cucina, sono andate perse lavastoviglie, cucina con forno e fornelli, frigo e bollitore cuocipasta. Sono andati distrutti anche il biliardo e l’impianto audio per manifestazioni ed eventi. Nonostante tutto, dicono al circolo, “il nostro orgoglio è più forte dell’alluvione, ci siamo da subito adoperati per salvare il salvabile e ripulire la nostra struttura per creare un punto di raccolta per viveri e vestiario per tutte quelle persone che hanno perso tutto.” Si sono subito adoperati, con l’aiuto dell’associazione “gli amici dell’Unità”, ad attrezzare una cucina da campo per oltre 200 pasti al giorno, a disposizione delle persone in difficoltà della frazione, nelle prime tre settimane dopo il disastro.
Oltre a questo, il circolo sta aiutando la gente nella compilazione dei moduli danni e sta censendo i residenti del quartiere (per accelerare i tempi del Comune) in base ai tipi di perdita; sta inoltre valutando, sulla base delle necessità, di procedere ad acquisti collettivi di vari beni. Mentre lavorano insieme alla frazione, stanno cercando anche di riaprire il circolo a pieno regime il più presto possibile, perché, dicono, “è fondamentale che gli abitanti della frazione abbiamo un posto dove ritrovarsi, per esorcizzare la paura condividendo il dramma: sono veramente tanti e tanti i racconti di persone che hanno rischiato la vita nelle loro case e sono state salvate grazie all’intervento improvvisato di vicini o conoscenti.”
L’altro circolo con danni ingenti, analoghi a quelli sopra descritti, si trova nella vicina frazione di Borgo Molino. Qui la ripresa delle attività è più difficile, anche a causa della diversa struttura del quartiere; nemmeno qui tuttavia si è restati con le mani in mano, è stata ripristinata subito in funzione di emergenza una delle due linee elettriche per tenere illuminato l’esterno del circolo e la tettoia, permettendo ai residenti di riunirsi la sera sotto il portico e condividere le cose più urgenti da fare. A tre settimane dall’alluvione il Circolo ha organizzato in questo spazio una “salsicciata” per tutto il quartiere, sul prato ancora coperto di fango, per dare un segnale di ripresa e creare un momento aggregativo per i residenti, molti dei quali hanno perso o sono a rischio di perdita di lavoro, visto che per lo più sono impiegati nelle micro aziende dell’area artigianale più colpita. Inoltre, anche nello spazio di questo circolo si riunisce il comitato dei residenti che sta coordinando e rispondendo alle necessità degli abitanti del quartiere.
Insomma, nessuno aspetta gli aiuti in modo passivo ma occorre un grande sostegno di tutti per rispondere in modo più adeguato alle enormi necessità. Purtroppo non si conoscono ancora cifre ufficiali da parte del Comune, ma le prime stime indicano in circa 1.250 le famiglie senza casa (circa 4500/5000 persone) e in circa 750 le attività economiche danneggiate.
I circoli danneggiati e il comitato Arci di Senigallia organizzano per sabato 7 giugno una cena di solidarietà e invitano tutte le strutture Arci a offrire il loro sostegno tramite il conto aperto presso l’Arci nazionale:
IT 51 D 05018 03200 000000174490 – Banca Popolare Etica
Intestato a Associazione Arci “Alluvione Senigallia”
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