Il Comitato Arci Jesi-Fabriano e il Circolo Arci Molinelli di Chiaravalle, presentano L’ITALIA CHE NON SI VEDE, Rassegna Itinerante di cinema del reale; con la collaborazione dei Comuni di Chiaravalle e di Maiolati Spontini; terza proiezione, Chiaravalle martedì 13 marzo ore 21.15, presso il Centro Sociale L’Incontro, piazza Garibaldi 40.
E’ previsto un intervento del Dott.Giuliani Andrea – psicologo presso il centro riabilitativo tossicodipendenze di Chiaravalle – sulle tematiche inerenti il film.
SCHEDA del film: 40%, le mani libere del destino di Riccardo Jacopino [ Italia 2010, 95’ – Film fiction]: Lucio ha passato la prima parte della sua vita a mettersi nei guai. Un’adolescenza vissuta nell’anonimato della periferia con la droga, i traffici, i problemi con la legge da cui riesce a ritrarsi appena in tempo. Quando esce dalla comunità di recupero comincia a lavorare in una cooperativa sociale dove incontra un gruppo di personaggi con alle spalle storie altrettanto complicate. Ma dopo i conflitti iniziali, Lucio entra a far parte del gruppo che lo salverà da un finale già scritto quando i pericoli del passato sembrano riaffacciarsi.
Alcune informazioni sul film, dal sito della Cooperativa Arcobaleno/: “La nostra non sarà una recensione stile Morandini. La lasciamo ai critici, quella. Noi vogliamo convicervi a vedere questo film, facendo forza su una sola parola: la fiducia! Già, perchè è un bellissimo film, quello prodotto dalla cooperativa Arcobaleno. E dovete fidarvi di chi l’ha visto! Un film in cui potete trovare speranza, buon umore, fantasia, ma soprattutto la realtà. E vi sfidiamo a trovare film che posseggano tutte queste qualità.
La realtà è quella della coperativa stessa, nata dall’esperienza del Gruppo Abele e oggi esempio di economia sociale: come si legge sul sito “un paradosso. Una scommessa che sembra contraddirsi. Una frattura logica, un corto circuito. Come un cuore che pensa”.
Quante volte, nel nostro mondo, abbiamo parlato di “costruire speranza”?
Ecco, “40%” è proprio questo: la narrazione di come sia possibile farlo concretamente partendo dai numeri, ma sapendo che dietro quel 40% di lavoratori, ci sono storie, ci sono persone, c’è vita.
Come dice un grande artista italiano “La speranza è l’ultima a morire, ma io voglio sapere chi è il primo a rinascere…” e la storia di Lucio, Alfred, Pino ci insegna che per tutti c’è occasione di rinascita, anche per i più fragili, i più deboli.
Perchè “dietro una storia ce n’è sempre un’altra”.
Trovarsi in difficoltà e sentirsi soli, in preda alle paure e poi trovare degli amici e una dignità. Già proprio quella che “viene prima dei diritti”.
Guardare questo film, fuori dalle grandi distribuzioni, ma ancora per qualche giorno nelle sale dei cinema torinesi Fratelli Marx e Due Giardini, è un pò come sentirsi a casa: non solo per i volti conosciuti di alcuni attori, ma proprio per il messaggio così semplice e diretto. Proviamoci! In fondo, basta inseguirle, le storie. E allora possiamo fare una grande cosa nel nostro piccolo: raccontarle, farle passare di bocca in bocca e farle diventare realtà. Andiamolo a vedere questo film e facciamolo crescere.
Per realizzarlo, Potito Ammirati (Presidente e…attore!) e tutta la cooperativa, hanno avuto la capacità di sognare. Insieme. E anche questa è una cosa non da poco di questi tempi. L’augurio è che così come qualche anno fa capitò a “Il vento fa il suo giro”, 40% possa fare un piccolo grande record. Come? Con le mani libere del destino!”
Le prossime proiezioni della rassegna “L’Italia che non si vede” nel nostro territorio, sul blog di Arci Jesi-Fabriano
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17 gennaio 2014 alle 04:43
The rocking moments under the influence can turn to be moments
of severe problems with the police arrest. The rates vary a lot depending on
the state in question. His defense for me was so strong that
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25 gennaio 2014 alle 23:49
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30 settembre 2022 alle 15:53
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