Forte perplessità delle associazioni sulle posizioni dell’amministrazione comunale rispetto all’appello “mai più fascismi”
Comunicato stampa, Venerdì 02 Febbraio 2018
Le Associazioni Arci comitato Jesi Fabriano, Libera presidio di Jesi, Anpi sezione di Jesi, CGIL , CISL, Coordinamento Democrazia Costituzionale S. Rodotà di Jesi, tutte firmatarie insieme ad altri a livello nazionale dell’Appello “Mai più fascismi” lanciato il 3 Gennaio 2018 e rivolto a tutte le Istituzioni Democratiche, intendono dimostrare la loro distanza dalle posizioni prese dall’Amministrazione Comunale di Jesi durante il Consiglio Comunale del 30 Gennaio 2018 in seguito alla mozione presentata da Jesi in Comune – Laboratorio Sinistra quale richiesta di adesione dell’Amministrazione Comunale a questo nostro appello.
La scelta dell’Amministrazione Comunale di non aderire all’Appello ci ha lasciati molto perplessi.
Non condividiamo l’idea che la difesa dei valori costituzionali possa essere considerata di parte né tanto meno che possa essere stigmatizzata come operazione da campagna elettorale.
Crediamo che inoltre il tentativo di equiparare i temi del nazifascismo ad altri regimi totalitari non solo non sia corretto, e meriti comunque un approfondimento reale e non sbrigativo, ma porti soprattutto a sottovalutare il pericolo reale oggi esistente nel nostro paese, come sottolineato bene nell’appello:
«Attenzione: qui ed ora c’è una minaccia per la democrazia. Si stanno moltiplicando nel nostro Paese sotto varie sigle organizzazioni neofasciste o neonaziste presenti in modo crescente nella realtà sociale e sul web. Esse diffondono i virus della violenza, della discriminazione, dell’odio verso chi bollano come diverso, del razzismo e della xenofobia, a ottant’anni da uno dei provvedimenti più odiosi del fascismo: la promulgazione delle leggi razziali.»
Sottovalutare questo rischio significa lasciare sempre più spazio a tutte quelle forze che mirano annullare il nostro passato, la storia del nostro Paese ed i valori racchiusi nella Costituzione e che stanno alla base della nostra democrazia.
Invitiamo l’Amministrazione Comunale e le forze politiche che la sostengono ad una più chiara presa di posizione sui pericoli oggi realmente esistenti e sulle implicazioni che possono avere anche nella convivenza sociale e civile della nostra città, che vanta invece una tradizione di antifascismo, democrazia e accoglienza.
ARCI comitato Jesi Fabriano
LIBERA presidio di Jesi
ANPI sezione di Jesi
CGIL
CISL
Coordinamento Democrazia Costituzionale S. Rodotà di Jesi