Arci Jesi-Fabriano

Arci Jesi-Fabriano aderisce alla richiesta dell’UDI di applicazione della legge 194 a Jesi

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Arci Jesi-Fabriano aderisce, insieme a Casa delle Donne, ANPI Jesi, CGIL, Casa delle Culture, ass. SpaziOstello onlus, Centro Studi Libertari “Luigi Fabbri”, Libera per Jesi, Emergency Jesi, Spazio Cimunale Autogestito Tnt e Ya Basta Marche Jesi, alla lettera aperta dell’UDI di Jesi in cui viene chiesto alla Regione Marche e all’Asur l’applicazione della L.194/78 al reparto di Ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Jesi:

Jesi, 7 dicembre 2015

Al dott. Luca Ceriscioli
Presidente della Regione Marche
luca.ceriscioli@regione.marche.it

                                                                         Al dott Ciccarelli Piero
Servizio Sanità Regione Marche
piero.ciccarelli@regione.marche.it

                                                                        Al dr. Alessandro Marini
Direttore generale Asur Marche
dirgenerale.asur@sanita.marche.it

All’ing. Maurizio Bevilacqua
Direttore Asur Area vasta 2
direzione.av2@sanita.marche.it

Al dott. dell’U.O. di Ostetricia e ginecologia di Jesi
Dr. Angelo Curatola
angelo.curatola@sanita.marche.it

e, p.c.                                         All’avv. Andrea Nobili
Ombudsman regionale
difensore.civico@regione.marche.it

OGGETTO: applicazione della L.194/78 al reparto di Ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Jesi (An).

L’U.D.I. Unione Donne In Italia (sede di Jesi) e le associazioni in calce alla presente, già sostenitrici della petizione per la piena e corretta applicazione della L.194/78, sottoscritta da 4121 cittadini, rivolta alla Regione Marche e consegnata il 19 dicembre 2013 al Presidente della Giunta regionale, al Presidente del Consiglio regionale e al Presidente della V Commissione consiliare permanente:

– avendo avuto notizia che da settembre 2015 non vengono effettuati interventi di I.V.G. al reparto Ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Jesi;
– chiedono alle SS.LL. quali determinazioni si intendono prendere per risolvere una volta per tutte tale grave disservizio (già verificatosi dal luglio 2012 al marzo 2014) e garantire il diritto alla salute della donna tutelato dalla legge 194/78 che a tal fine, all’art.9, comma 4, com’è noto, così dispone: “Gli enti ospedalieri e le case di cura autorizzate sono tenuti in ogni caso ad assicurare l’interruzione della gravidanza richiesti secondo le modalità previste dagli articoli 5, 7 e 8. La regione ne controlla e garantisce l’attuazione anche attraverso la mobilità del personale.”.

Certe della fattiva collaborazione e disponibili ad un futuro incontro per chiarire e approfondire la questione, si porgono distinti saluti.

UDI Unione donne in Italia – sez. di Jesi         Casa delle donne – Jesi                     ANPI sez. Jesi        CGIL                                                     Casa delle culture – Jesi                    ARCI Jesi-Fabriano
ass. SpaziOstello onlus – Jesi       Centro Studi Libertari “Luigi Fabbri” – Jesi         Libera per Jesi
Emergency sez. Jesi                  Spazio Comune Autogestito – Tnt                YA BASTA Marche Jesi

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