La raccolta di firme per l’ICE – acronimo di Iniziativa dei Cittadini Europei – in favore del diritto di tutti i cittadini all’acqua potabile e contro la privatizzazione dei servizi idrici sta proseguendo con successo, tanto da aver quasi raggiunto la quota di 50.000 firme. Il numero minimo richiesto all’Italia di 54.750 firme è quindi ormai a portata di mano, ed è necessario solo un ultimo scatto per raggiungerlo e portare così all’attenzione della Commissione europea un tema che riguarda da vicino tutti i cittadini europei.
Chi non l’ha ancora fatto può firmare qui, chi invece ha già firmato e vuole contribuire alla raccolta può scaricare i moduli dal sito italiano, alla pagina www.acquapubblica.eu/le-petizioni, inviando poi i moduli compilati all’indirizzo riportato.
L’acqua è un bene comune, non una merce ! Esortiamo la Commissione europea a proporre una normativa che sancisca il diritto umano universale all’acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari, come riconosciuto dalle Nazioni Unite, e promuova l’erogazione di servizi idrici e igienico-sanitari in quanto servizi pubblici fondamentali per tutti. La legislazione dell’Unione europea deve imporre ai governi di garantire e fornire a tutti i cittadini, in misura sufficiente, acqua potabile e servizi igienico-sanitari. Chiediamo che:
- le istituzioni dell’Unione europea e gli Stati membri siano tenuti ad assicurare a tutti i cittadini il diritto all’acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari;
- l’approvvigionamento in acqua potabile e la gestione delle risorse idriche non siano soggetti alle “logiche del mercato unico” e che i servizi idrici siano esclusi da qualsiasi forma di liberalizzazione;
- l’UE intensifichi il proprio impegno per garantire un accesso universale all’acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari.