SCOLPIRE IL MOVIMENTO. La stop motion come occasione di narrazione creativa

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Avviato a maggio 2023, il progetto regionale di cinema d’animazione coinvolge tre istituti penitenziari (Casa di Reclusione Ancona Barcaglione, Casa Circondariale di Pesaro e Casa di Reclusione di Fermo): i laboratori si dedicheranno alla pratica stop motion per lavorare sul tema del ricordo

Il progetto nasce in risposta all’avviso pubblico lanciato dall’Ambito sociale di Fossombrone ATS7, sostenuto dalla Regione Marche e realizzato in collaborazione con l’associazione NotteNera, Arci Pesaro Urbino, il Provveditorato Emilia Romagna – Marche. Una opportunità con cui Arci Jesi Fabriano (capofila di progetto) e NotteNera portano il cinema d’animazione negli istituti penitenziari marchigiani di Fermo, Pesaro e Ancona attraverso laboratori di cinema d’animazione in stop motion sul tema del ricordo e della memoria

Tre sono le esperienze programmate e già avviate. A maggio 2023 il laboratorio si è svolto nella Casa di Reclusione di Barcaglione di Ancona. A giugno 2023 è stata coinvolta la sezione femminile della Casa Circondariale di Villa Fastiggi di Pesaro. A condurre questi primi lavori sono stati chiamati due giovani animatori: Benedetta Sani, formatasi all’Accademia delle Belle Arti di Urbino, dove oggi insegna Drammaturgia multimediale; Ahmed Ben Nassib, che dopo una lunga formazione in Francia in istituti specializzati nell’animazione ha iniziato gli studi all’Isia di Urbino per poi perfezionarsi presso la Scuola del libro di Urbino, vero e proprio tempio dell’animazione italiana che ha cresciuto generazioni di animatori internazionali. 

Ad agosto sarà la volta della Casa di Reclusione di Fermo in compagnia di altri due animatori: Matteo Giacchella, laureato nella sezione Cinema del D.A.M.S di Bologna, lavora nel campo dell’audiovisivo dal 2005, realizzando cortometraggi, spot pubblicitari, video istituzionali e documentari; Roberto Paganelli, formatosi a Bologna, attivissimo operatore culturale, dedito al linguaggio del cinema e dell’animazione. Nel 2005 fonda l’associazione OTTOmani con la quale ha realizzato più di 200 laboratori.

Il lavoro con le persone detenute punta alla condivisione di racconti e narrazioni del proprio passato attraverso la pratica della stop motion, in quanto importante mezzo creativo che parte dal soggetto e dal suo immaginario, trasportandolo in un lavoro di gruppo per la produzione di un cortometraggio animato a più mani.

In continuità con le attività che dal 2017 al 2022 hanno coinvolto gli Istituti Penitenziari della regione Marche, Scolpire il Movimento è anche un passaggio di testimone tra l’Associazione NotteNera, Arci Jesi Fabriano e l’associazione Le Piolette, che per anni ha portato il cinema d’animazione nel territorio e negli istituti di pena. 

Una replica a “SCOLPIRE IL MOVIMENTO. La stop motion come occasione di narrazione creativa”

  1. Avatar SULLO STATO DELLE CARCERI. Dal progetto di cinema di animazione “Scolpire il movimento” allo stato di salute degli istituti penitenziari delle Marche

    […] Con il sostegno dell’Ambito Territoriale Sociale di Fossombrone e della Regione Marche, in collaborazione con il PRAP di Bologna e con Arci Pesaro Urbino come partner di progetto, “Scolpire il movimento” ha portato il cinema di animazione all’interno del Barcaglione di Ancona, della sezione femminile del carcere Villa Fastiggi di Pesaro e della Casa di Reclusione di Fermo. A partire da maggio 2023 i docenti animatori Benedetta Sani, Matteo Giacchella, Ahmed Ben Nassib e Roberto Paganelli hanno condotto laboratori di cinema d’animazione in stop motion sul tema del ricordo e della memoria. Ne avevamo parlato qui. […]

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